In questo articolo, vi presentiamo una selezione di risorse [1] che vi permetteranno di esplorare in profondità le tematiche relative alla decrescita. Tuttavia, vi incoraggiamo anche a coinvolgere attivamente le vostre comunità in un’esplorazione e apprendimento collettivi. Parlare e discutere insieme può essere un modo potente per immaginare un futuro più sostenibile e equo.
Perché usare il termine “decrescita”, che potrebbe suscitare reazioni negative?
Il termine "decrescita" suscita reazioni negative poiché sfida l'ossessione della crescita economica infinita, fondamento della società moderna. Tuttavia, è cruciale per affrontare le crisi ecologiche e sociali. Propone un cambiamento radicale dei paradigmi economici e culturali, promuovendo consumi qualitativamente diversi, riduzione dei rifiuti e una vita in armonia con le risorse del pianeta. La decrescita non significa solo sottrazione, ma apre prospettive di sviluppo sociale, tecnologico e ambientale.
Letture essenziali
Aa.Vv., Il dolce avvenire, esercizi di immaginazione radicale del presente, Diabasis, Reggio Emilia,
Aa.Vv., Decrescita. Idee per una civiltà post-sviluppista, Sismondi editore, Salgareda, 2009.
Serge Latouche, Come sopravvivere allo sviluppo, dalla decolonizzazione dell’immaginario economico alla costruzione di una società alternativa, Bollati Boringhieri, Torino, 2005.
Serge Latouche, Per un’abbondanza frugale, malintesi e controversie sulla decrescita, Bollati Boringhieri, Torino, 2012
Decrescita significa un ritorno a stili di vita preindustriali, alle “candele” e alle “caverne”?
La decrescita non implica un ritorno a uno stile di vita preindustriale, ma piuttosto una correzione degli eccessi e delle ingiustizie presenti nella società moderna. Rappresenta un'opportunità per una vita più libera, serena e responsabile, nonostante le rinunce necessarie per ridurre il nostro impatto ambientale. Affrontare il consumismo e l'iperconsumo richiede una nuova prospettiva sulla soddisfazione e la qualità della vita, sfidando la cultura del sempre più e abbracciando la sobrietà e la sostenibilità come principi guida per il benessere individuale e collettivo.
Letture essenziali
Zygmunt Baumann, Homo Consumens, Centro Studi Erickson, Gardolo (TN), 2007.
Edward Goldsmith, La grande inversione, Franco Muzzio, Roma, 1992.
Erich Fromm, Avere o essere?, Mondadori, Milano, 1977.
Gianfranco Bologna, Manuale della sostenibilità, Edzioni Ambiente, Milano, 2005.
Majid Rahnema, Jean Robert, La potenza dei poveri, Jaca Book, Milano, 2010.
Wolfgang Sachs, Archeologia dello sviluppo, Macro Edizioni, Cesena, 1992.
Jean Baudrillard, La società dei consumi, Il Mulino, Bologna, 1976.
La decrescita Intende proibire lo sfruttamento di tutte le ricchezze naturali (petrolio, gas, minerali, foreste, oceani ecc.) ?
La decrescita non implica il divieto dello sfruttamento delle risorse naturali, ma piuttosto una gestione responsabile che rispetti i cicli vitali del pianeta e preservi le risorse non rinnovabili. Questo richiede una revisione completa dei processi estrattivi, con un focus sulla limitazione dei danni ambientali e sull'adozione di pratiche sostenibili. Promuovere l'agricoltura biologica, ridurre il consumo di risorse e favorire il recupero e il riciclo dei materiali estratti sono passi cruciali verso un'economia più equa e rispettosa dell'ambiente, che richiede il sostegno e la consapevolezza della società civile globale.
Letture essenziali
Mario Agostinelli, R. Meregalli, P. Tronconi, Cercare il sole dopo Fukushima, Ediesse, Roma, 2011.
A Sud, Il sangue della terra, Derive Approdi, Roma, 2006 e Schede sui principali conflitti ambientali.
Ugo Bardi, La Terra svuotata. Il futuro dell’uomo dopo l’esaurimento dei minerali, Editori Riuniti University Press, Roma, 2011.
Piero Bevilacqua, Il grande saccheggio, l’età del capitalismo distruttivo, Laterza, Roma-Bari, 2011.
Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Schede grandi opere a forte impatto negativo sull’ambiente.
Stefano Liberti, Land Grabbing, Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo, Minimum Fax, Roma, 2011.
Anna Pacilli, Anna Pizzo, Pierluigi Sullo (a cura di), Calendario della fine del mondo. Date, previsioni e analisi sull’esaurimento delle risorse del pianeta, Intra Moenia, Napoli, 2011.
Mirco Rossi, Energia e futuro, le opportunità del declino, EMI, Bologna, 2009.
K. Werner, H.Weiss, I crimini delle multinazionali, Newton Compton , Roma, 2010.
Il Database della Decrescita
Dopo essersi unito alla Rete Organizzativa per la Decrescita (ODN), un collettivo che mira ad aiutare a unire il movimento globale della decrescita in una struttura coerente, un attivista [2] e studente del Master in Degrowth, Political Ecology and Environmental Justice all’Università Autonoma di Barcellona, ha creato un database che raccoglie informazioni su gruppi legati alla decrescita in tutto il mondo, oltre 400 politiche di decrescita, più di 600 articoli accademici sulla decrescita, oltre 40 documentari, playlist di podcast, conferenze e panel in oltre 7 lingue, libri, notizie, corsi di formazione, conferenze, assemblee e tanto altro. Il database è accessibile qui.
Un libro a fumetti sulla Decrescita
Il libro “Chi ha paura della decrescita” ha lo scopo di rendere il dibattito sulla decrescita accessibile agli attivisti climatici, agli insegnanti, agli studenti, ai lavoratori, ai genitori e a chiunque altro non sia un economista classico ma voglia contribuire a fermare il collasso climatico. Il fumetto contiene citazioni di una vasta gamma di esperti, intrecciate in una narrazione avvincente che ti guiderà attraverso questo argomento complesso. “Chi ha paura della decrescita” è un’immersione profonda che ti invita a esplorare e a partecipare a questo dibattito cruciale su economia, ecologia, democrazia, diritti umani, tecnologia e il nostro futuro.
“Fairytales of Growth” (La Favola della Crescita)
Questo documentario, che è liberamente visualizzabile sul sito del progetto e su YouTube, raccoglie le testimonianze di decine di attiviste e ricercatrici che portano in evidenza le radicali criticità di un sistema economico che sta portando il pianeta al collasso e della “favola” della crescita economica infinita. Con una chiarezza limpida e concisa si sottolinea a più voci che la crescita economica è insostenibile e non produce benessere se non per una piccolissima porzione del pianeta, dall’altra parte invece sta producendo sono disuguaglianze crescenti e impatti ecologici che compromettono le possibilità stesse di vita sul pianeta [3].
Partecipa a Beyond Growth Italia e connetti con altre persone interessate!
Unisciti a noi per esplorare nuove alternative alla crescita economica incessante. In questo evento di due giorni, sarai parte di un dialogo profondo e costruttivo, mirato a delineare con politici, accademici, attivisti e cittadini un futuro equo e rigenerativo, che rispetti i limiti del nostro pianeta e le esigenze delle future generazioni. Non perdere l'occasione di essere parte del cambiamento. Partecipa alla conferenza e condividi il tuo percorso di esplorazione con gli altri partecipanti!
[1] La maggior parte di queste risorse sono state selezionate da Associazione per la Decrescita. Per saperne di più: https://www.decrescita.it/faq/#n2
[2] Potete trovare più informazioni sull’autore e sul database qui: https://degrowth.org/2023/07/03/the-degrowth-database/
[3] Potete trovare più informazioni sul documentario qui: https://www.decrescitafelice.it/2021/12/un-film-sulla-decrescita-il-cambiamento-climatico-e-la-necessita-di-un-cambio-di-sistema/
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