Il 19 aprile dalle 14 alle 19, alla Camera dei Deputati si discuterà di lavoro, sviluppo sostenibile vs post-crescita, cura e welfare. Il pomeriggio si concluderà con un dibattito tra membri di vari partiti e gruppi parlamentari fra i quali Europa Verde - Verdi, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Partito Democratico.
Programma
Saluti istituzionali a cura di Luana Zanella, Presidente del Gruppo parlamentare Alleanza Verdi e Sinistra, che aprirà l'evento.
Saluti di apertura in videoconferenza con Kate Raworth, autrice di Doughnut Economics, Jason Hickel, antropologo economico e autore di The Divide: A Brief Guide to Global Inequality and its Solutions, e Barbara Muraca, docente di Filosofia ambientale presso l'Università dell'Oregon.
Siamo in uno scenario sempre più evidente di crisi socio-ecologica globale, di cui la crisi climatica è l’aspetto più preoccupante. Sappiamo ormai molto delle cause e delle dinamiche di queste crisi: ma come affrontarle? Come fare in modo da garantire buone condizioni di vita umane per tutte e tutti sul nostro pianeta? Dopo quasi quarant’anni di sviluppo sostenibile abbiamo abbastanza conoscenza empirica per poter valutare criticamente i risultati di questo approccio. Purtroppo i risultati della ricerca scientifica sono scoraggianti: appare ormai molto chiaro che la strategia di continuare a perseguire la crescita economica, disaccoppiandola dai suoi impatti sull’ambiente abbia fallito. In questa prima tavola rotonda analizzeremo da un lato le cause di questo fallimento e dall’altro lato cercheremo di dare conto di un fertile dibattito che si sta sviluppando sulle alternative che si collocano oltre la crescita (post-crescita e decrescita). Si tratta di approcci che propongono una trasformazione socio-ecologica che si fonda sul riconoscimento dei limiti planetari, e contemporaneamente mira a una maggiore giustizia sociale e benessere delle persone. Analizzando nel dettaglio diverse prospettive che si contrappongono a quella dello ‘sviluppo sostenibile’, esploreremo questioni come: quali settori produttivi dovrebbero essere ridimensionati? Come rendere la pianificazione di tale ridimensionamento democratico e localizzato? Quali sono gli ostacoli maggiori alla realizzazione di politiche di decrescita? Da un punto di vista macroeconomico, come organizzare una trasformazione eco-sociale senza crescita, a livello nazionale e europeo?
Dopo aver chiarito, nella prima sessione, le caratteristiche, a grandi linee, delle proposte di decrescita e post-crescita intendiamo in questo secondo tavolo affrontare il problema di come implementare una tale trasformazione e di quali implicazioni avrà un cambiamento che vada oltre la crescita per questioni già oggi spinose come il lavoro, il welfare e la cura . Negli ultimi anni c’è stato un fertile dibattito su molti di questi temi e con le/gli esperte/i presenti a questa seconda tavola rotonda cercheremo di sviscerare alcune delle questioni emerse. In particolare, parleremo di lavoro (I), welfare (II) e cura (III).
I. Lavoro
In relazione al lavoro, nel dibattito sulla decrescita spesso si suggerisce una riduzione delle ore lavorative conseguente a una riduzione della produzione e del consumo nazionale per rientrare nei limiti ecologici. Come organizzare tale riduzione delle ore lavorative? Senza crescita economica, come garantire un lavoro a tutte e tutti? Quali lavori sono effettivamente utili per la società e quali diversi modi di regolazione possono esistere per organizzare la distribuzione di lavoro e reddito?
La necessità di ridefinire il paradigma lavorativo della nostra società nasce anche da un’analisi delle disuguaglianze di genere che nascono proprio nella suddivisione del lavoroi, con la svalutazione e invisibilizzazione del lavoro riproduttivo - svolto dalle donne. Parlare di lavoro dal punto di vista femminista è essenziale vista la situazione italiana in termini di diseguaglianze di genere.
II. Welfare
La questione del lavoro è strettamente connessa a quella delle disuguaglianze - tanto forza motrice della crescita economica nelle logiche del capitalismo neoliberista, quanto causa di molti problemi sociali nel nostro paese, su tutte il peggioramento della qualità della vita di tutt*. Per questo motivo, molti esperti e attivisti hanno espresso l’importanza di promuovere delle politiche, alcune delle quali verranno discusse in questa seconda sessione, mirate a ridurre le diseguaglianze di reddito e di patrimonio che persistono nella nostra società: questione tanto più importante se si considera che una ricchezza elevata corrisponde a un impatto ecologico elevato. Come garantire in una società senza crescita economica i sistemi di welfare che sono stati costruiti tramite i dividendi della crescita economica? Affronteremo anche questa domanda analizzando proposte come quella riguardo i cosiddetti Servizi Universali di Base (SUB) e il Reddito Universale Incondizionato (UBI).
III. Cura
Una transizione da un'economia finalizzata alla produzione e alla crescita, a un’economia finalizzata alla sostenibilità e al benessere necessita un processo di trasformazione che metta al centro la dimensione della Cura. In questo contesto, cura è da intendersi come l'insieme delle pratiche e delle risorse che provvedono le condizioni politiche, sociali, materiali, relazionali ed emotive indispensabili per una vita sicura, prospera e significativa sul pianeta, assieme al pianeta.
La Cura e il lavoro necessario a sostenerla sono in una profonda crisi generata da un continuo processo di svalutazione, invisibilizzazione, individualizzazione e mercificazione che ne hanno fatto terreno di sfruttamento i cui danni e carenze ricadono sulle spalle di soggettività marginalizzate, per donne, persone razzializzate e lavoratori delle classi più povere. La recente pandemia da Covid ha smascherato ed esacerbato la profondità di questa crisi strutturale, peggiorando in maniera diffusa e rapida i livelli di salute, benessere e sicurezza.
Come possiamo attraversare una transizione che rimetta al centro la cura? Di quali risorse, pratiche, collettività, istituzioni abbiamo bisogno per contrastare la crisi della Cura? Quale sistema economico e quale cambiamenti culturali possono soddisfare il nostro bisogno di cura e provvedere ad una buona vita per tutt*?
In questa sessione si invitano gli esponenti politici a discutere delle tematiche proposte nei panel precedenti. L’idea è quella di analizzare assieme a loro le criticità delle visioni pro crescita verde e sviluppo sostenibile, e di quanto i loro partiti/movimenti stiano prendendo seriamente in considerazione altri modelli socio-economici, di post-crescita e decrescita, che pongano davvero al centro la qualità della vita rimanendo all’interno dei limiti planetari.
Si discuterà inoltre su quali politiche si stiano davvero realizzando, dentro e all’esterno delle istituzioni, per ripensare l’attuale modello di welfare basato sulla crescita economica, oltreché il concetto di lavoro salariato. Si inviteranno i deputati a confrontarsi su salario minimo e massimo, reddito universale, reddito di cura, e servizi basici universali.
Si analizzerà inoltre la situazione attuale dello scenario italiano, della vicinanza alle visioni post-crescita e di decrescita a livello politico e partitico, dei movimenti per la giustizia socio-climatica, nei media e nell’opinione pubblica. L’idea è di capire assieme come queste proposte possano tradursi in politiche precise e puntuali, desiderabili a livello sociale.