Marsiglia: Spazi alternativi in Europa per il cambiamento globale. Benvenutə a La Friche!

Decrescita · giovedì, 09 mag 2024
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Di Luana Marini Bellisari


La settimana scorsa ho avuto l´opportunità di essere a La Friche di Marsiglia, il primo importante appuntamento per costruire una solida forza creatrice, che proponga una Europa sociale, femminista, antirazzista, ecologica, pacifica e democratica, che fermi la crescita dell´estrema destra .

Questa è stata ECSA di Marsiglia, dal 26 al 28 di Aprile scorso, un evento europeo per gli spazi comuni alternativi. Un evento suddiviso in tre giornate piene, ricche di riflessioni e spunti per rinsaldare concetti, comprendere fenomeni attuali, tessere nuove relazioni. E riflettere insieme su come il lavoro che non segue la logica della competitività, ma al contrario vuole portare miglioramenti e creare spazi condivisi, apporta benefici a mente e corpo.

Il 26 Aprile scorso raggiungevo con un carpooling di attivisti, attraversando l'Italia da Lucca a Marsiglia, l'antica città fondata prima da una popolazione dell'Asia Minore e poi colonia Greca; multietnica e luminosa città sul Mar Mediterraneo. A la Friche, uno spazio collettivo occupato nel cuore della città, vicino alla bellissima stazione centrale, si svolgeva l´ECSA, lo Spazio Comune Europeo per le Alternative.


Insegna/pannello de La Friche all'ingresso principale. Logo/ pannello dell´evento ECSA European Common Spaces for Alternatives




La mappa dei luoghi, oltre allo spazio La Friche nel centro della città.


Le associazioni partecipanti si sono riunite nello spazio La Friche, ma anche in altri spazi collettivi ubicati in prossimità, per presentare una varietà di temi attraverso relazioni, letture, presentazioni e tavoli di discussione, in un programma variegato e fluido. Nella Plenaria del pomeriggio si è parlato di resistenza intersezionale al sistema capitalista, coloniale, militare di sfruttamento e di violenza delle popolazioni marginalizzate, e delle lotte antirazziste, femministe ed anticolonialiste che si intersecano a tutte le lotte di solidarietà locali ed internazionali per l'emancipazione e creazione di sistemi/spazi alternativi.


Plenaria 26.04 Resistenza internazionale nel sistema capitalistico, coloniale e militare di sfruttamento e violenza verso la popolazione marginalizzata.



Tutte le sessioni organizzate erano tradotte in inglese e francese da volontari, e l’organizzazione dell’evento, in termini di accoglienza e servizi, è stata possibile grazie al contributo della cittadinanza attiva. Questo primo appuntamento ha ricevuto tantissima partecipazione tra i molti attivistə e cittadinə che hanno dato il loro supporto e tuttə insieme abbiamo visto come la partecipazione attiva alla società contribuisce alla democrazia e all'apertura di spazi senza frontiere: il mondo che vogliamo! Tutte le discussioni e le proposte elaborate nei vari tavoli di lavoro condivisi saranno i semi di un lavoro che continuerà attraverso reti virtuali e relazioni createsi in questa occasione, e con questi progetti si andrà avanti in rete fino al prossimo incontro dell'anno prossimo.



Tavolo su Azione politica attraverso le economie alternative e solidali

Questo tavolo di lavoro ha cercato di comprendere come le azioni dei movimenti alternativi possono prendere una forma di politica attiva e come le pratiche di solidarietà e mutualismo possono influenzare il dibattito pubblico. Si è sottolineata l’importanza della semantica, nel parlare di come nel momento attuale in cui l'economia solidale si è aperta, costruendo proposte alternative insieme ad altri movimenti, spesso ci si riferisce alla transizione, ovvero a un momento di grande trasformazione dove si può operare un cambiamento del sistema globale.

In questa fase si utilizza ancora più però, nella ricerca eco-filosofica attuale, un nuovo termine ovvero il termine biforcazione, ad evidenziare come, nel prendere atto che la transizione non è più sufficiente ma solo un palliativo all´enorme crisi politica, sociale e climatica, è necessario trovare un mezzo che si può definire radicale nel resistere e operare. Un sistema che, se da un lato si muove in termini di lotta di opposizione, dall'altro si propone di costruire pratiche alternative.

Beni comuni, e pratiche di economia trasformatrice: Come fare movimento in Europa

Come fare rete a partire dai beni comuni e come fare interagire le esperienze in termini di esempi da poter riprodurre localmente? La politica dei beni comuni può davvero divenire un´azione politica fondamentale e creare un unico sistema con tutto il movimento attivista? Qui è necessaria una giurisdizione comune, poiché anche se si parla di Europa, le costituzioni e il diritto sulle quali si basano differiscono da paese a paese. Questo rende più complesso il procedimento di fare di una pratica un esempio da ripetere. Naturalmente, anche se i beni comuni non debbono necessariamente essere beni, ma possono essere interessi o attività che si basano sulla fruibilità pubblica, ciò che davvero sarebbe necessario è porre le basi per una tattica globale e trovare una forma per lavorare sulle leggi già presenti e trasformarle per le organizzazioni alternative dove si devono conoscere, studiare e riconoscere pratiche di gestione diverse, attuando politiche partecipative. Sono molti i passi che attraverso le varie esperienze si sono proposti durante la discussione, e tutti sono importanti per andare oltre il modello capitalistico.


Atelier di de-costruzione di rivendicazioni locali. Tour Alternatiba – Marsiglia

Questo è stato un atelier “simbolo” per la costruzione di una campagna di promozione alternativa per rivendicazioni attraverso il ricorso alla raccolta firme. Un esempio di un’ associazione locale sul quale i partecipanti hanno discusso e cercato strategie di promulgazione e progettazione. L'ultimo tavolo di discussione ha toccato uno dei temi salienti che sono venuti alla luce durante le tre giornate, e oltre che essere stato un tavolo di riflessione è stato un tavolo in cui i partecipanti hanno mostrato la volontà di co-creare. Al termine nella Plenaria finale questi temi ritenuti urgenti sono stati esposti da coloro che avevano in ciascuno dei tavoli di discussione espresso la volontà di esserne i divulgatori per la platea generale finale. Tutto si è concluso, con entusiasmo, e un grande spirito di incoraggiamento che speriamo si trasformi in un monito anche attraverso il nostro ruolo di elettori alle prossime elezioni parlamentari Europee.


Prima di lasciare Marsiglia con lo stesso gruppo di viaggio abbiamo pranzato in uno dei tanti esempi/esperimenti di una città che è pronta a scommettere con le sue proposte e attività dal basso come L´Après M, una piattaforma di auto-aiuto nata dalla solidarietà di ex dipendenti, associazioni, organizzazioni sindacali e abitanti di vari quartieri di Marsiglia. Il ristorante, requisito per la prima volta nel marzo 2020, consentì di fornire alla popolazione di Marsiglia aiuti alimentari in un momento in cui le forniture erano scarse o inesistenti, affidandosi esclusivamente alle donazioni di privati, aziende e agricoltori. L'organizzazione, basata sui principi della condivisione, dell'aiuto reciproco e della beneficienza, ricorda la storia del luogo, ne alimenta il futuro e porta con sé l'ambizione di trasformare questa piattaforma di mutuo soccorso in una società cooperativa di interesse collettivo.



L´Après M: esperimento di pratica sociale dal basso nella periferia di Marsiglia.



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